Primavera dei teatri. Terzo giorno di appuntamenti tra palazzo di città e Castello Aragonese


Per il terzo giorno di Primavera dei Teatri, il festival sui nuovi linguaggi della scena
contemporanea ideato e organizzato dalla compagnia Scena Verticale, continuano le
attività del Primavera Kids tra Palazzo di Città e il Castello Aragonese.
Tra gli incontri in programma alle 17 al Protoconvento Francescano la presentazione
del libro di Dario Tomasello La drammaturgia contemporanea. Il volume attraversa
un secolo di storia della nostra drammaturgia, riservando un’attenzione omogenea ai
classici conclamati così come agli autori viventi della straordinaria fioritura degli
ultimi anni. Le ragioni di questo testo risiedono nella necessità di ricostruire una
genealogia drammaturgica complessiva che tenga conto della specificità italiana, tra
protagonismo attoriale e policentrismo dei linguaggi della scena, con particolare
riguardo per il paradosso pirandelliano e dusiano di un’idiosincrasia prolifica per il
teatro e, ancora, per la “funzione Eduardo”, capace di alimentare, grazie alla
mediazione di straordinari attori-artisti, molta della nouvelle vague attuale.
Alle 19 al Capannone dell’autostazione la compagnia Nerval Teatro presenta in
anteprima nazionale lo spettacolo Ma perché non dici mai niente? Monologo, un testo
di Lucia Calamaro per la regia di Maurizio Lupinelli.
La protagonista del dramma, Mary, è una donna sola, la cui mente cade a pezzi, ma
continua a rivolgersi a un marito assente, partito chissà quando e per quale motivo.
Rimasta sola, lei aspetta che torni. La sua mente è piena di voci, sprazzi del suo
passato, confusi con soldati in punto di morte. Vuoto, sparizioni e qualche
illuminazione abitano i suoi ultimi giorni. Difficile giudicarla, ma abbiamo per lei
una simpatia spontanea, innata, come per tutti gli avulsi della letteratura e della
società, che nella fuga dalla ragione e dalla vita hanno saputo offrirci atti cristallini
d’amore per l’esistenza. L’incontro con l’opera di Lucia Calamaro assume il senso di
un’entrata in casa d’altri sapendola infestata da fantasmi propri.
Fanno ritorno a Primavera dei Teatri i Vico Quarto Mazzini con la prima nazionale
di Little Europa per la regia di Michele Altamura e Gabriele Paolocà, in scena alle 21
al Teatro Sybaris. Una riflessione sulle motivazioni che spingono l’essere umano a
costruire sistemi sociali e sulle motivazioni che poi lo spingono a distruggerli, Little
Europa  trae spunto dalla pièce Il piccolo Eyolf di Henrik Ibsen, un dramma
concentrato sui colloqui tra un marito e una moglie che, troppo impegnati a
rinfacciarsi le proprie colpe, non si accorgono che il loro figlio sta annegando in
mare. Attraverso la crisi di un rapporto lo spettacolo racconta la libertà e la gabbia
dell’esser se stessi di fronte all’altro, delle regole e delle sue trasgressioni,
dell’appartenenza e del solipsismo. Le responsabilità che questa Europa ci chiede per
crescere e diventare un organismo di “sana costituzione” sono le stesse che vengono
richieste a dei genitori per formare un individuo. Siamo pronti a passare notti insonni
per lei? A pulire la sua merda? Siamo pronti a comprendere le sue stravaganze, le sue
debolezze, i suoi insegnamenti? Little Europa indaga i luoghi comuni che definiscono
le differenze presenti all’interno della comunità europea, le porta all’eccesso, al punto
di rottura.
La giornata si conclude in musica al Castello Aragonese dove, dalle 24.00,le Glorius
si esibiranno in concerto corsivo. Una insolita e intrigante fusione musicale al
femminile che spazia dal funky al pop, con contaminazioni jazz, in originali
arrangiamenti a cappella.

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